Il matrimonio è forse, con la nascita di un figlio, il momento più bello della nostra vita. Un contenitore di ricordi e di emozioni. Uno scrigno di fotogrammi da immortalare e custodire gelosamente. La cerimonia religiosa è l’incarnazione e l’esaltazione di riti antichi e solenni. Ogni parola, atto, gesto e movimento ha un significato simbolico legato alla cristianità. Anche la divisione del pane e del vino assume in questo caso specifico una valenza maggiore dei fondamentali valori cristiani che ognuno conosce: indica l'amore coniugale e l'impegno di mutuo aiuto che gli sposi contraggono.
Uno dei ricordi forse tra i più sottovalutati dell’intera giornata dei matrimoni è certamente il libretto della cerimonia che in genere gli sposi e il parroco preparano e distribuiscono agli invitati. Ritrovarlo e sfogliarlo nel tempo riporterà alla memoria il rito religioso delle vostre nozze. Un momento di ricordo straordinario sfogliando un libretto scelto insieme dove la parola di Dio è stata la vostra parola d’amore: Sì, lo voglio!
LETTURE BIBLICHE PER IL RITO NUZIALE
Genesi 1,26-28.31: la decisione di Dio riguarda l’uomo come persona umana, e si attua concretamente nella coppia: maschio e femmina; l’immagine divina riflette compiutamente nella coppia unita; alla coppia umana è data la benedizione che la rende feconda e le affida il compito di trasformare la terra perché sia abitabile.
Genesi 2,18-24: in questo secondo racconto si mette in evidenza la solitudine dell’uomo che ricerca un aiuto simile a lui; questo gli è donato nella donna, in cui l’uomo riconosce un essere che gli può stare davanti perché della sua medesima natura; «essa sarà chiamata ishsha perché tratta da ish»: l’uomo e la donna sono versione maschile e femminile dell’unica realtà umana; nel matrimonio essi diventano «una sola carne»: una unica persona.
Genesi 24,48-51.58-67: il servo inviato a cerare la sposa per Isacco benedice il Signore; i genitori di Rebecca riconoscono che questo matrimonio è nella volontà di Dio.
Tobia 7,9-10.11-17: un matrimonio verso il quale gli sposi sono stati condotti attraverso vicende nelle quali essi riconoscono la volontà di Dio.
Tobia 8,5-10: la vita matrimoniale di Tobia e Sara inizia con una preghiera nella quale si riconosce e accetta il progetto divino sul matrimonio.
Cantico dei Cantici 2,8-10.14.16; 8,6-7: un dialogo delicato e appassionato fra due innamorati reca nell’assemblea l’annuncio di un amore che sfida la morte.
Siracide 26,1-4.16-21: elogio della donna virtuosa che rende felice il marito.
Geremia 31,31-34: la nuova alleanza (più intima e profonda di quella antica) fra Dio e il suo popolo diventa simbolo dell’alleanza nuziale che si stabilisce fra gli sposi: non legame giuridico ma unione di cuori e volontà.
Romani 8,31-35,37-39: dopo le prove d’amore date da Dio in Gesù Cristo, come temere di essere sottratti a questo amore? Così gli sposi, uniti nell’amore divino per il vincolo sacerdotale, affrontano la loro nuova vita con fiducia.
Romani 12,1-2.9-18: il culto che Dio gradisce è l’esistenza stessa vissuta nella conversione alla sua parola e nell’adempimento della sua volontà; i consigli di vita dati alla comunità cristiana sono validi anche per la famiglia.
1 Corinzi 6,13-15.17-20: i cristiani, e in questo caso gli sposi, sono esortati a glorificare Dio nel loro corpo perché essi sono membri di Cristo.
1 Corinzi 12,31-13,8: quali sono le doti che gli sposi vogliono trovare l’uno nell’altro? Questa esortazione a cercare la via migliore, l’amore, è l’augurio più desiderato.
Efesini 5,2.21-33: stabilito il principio generale che regola i rapporti fra i cristiani — «siate sottomessi gli uni agli altri a causa del rispetto che dovete avere per Cristo» — l’apostolo Paolo lo applica agli sposi; egli usa un linguaggio consueto al suo tempo («il marito è capo della moglie») ma di fatto rinnova i rapporti fra i coniugi: guardando a ciò che ha fatto Cristo per la sua Chiesa e alla devota fedeltà di questa al suo Signore, gli sposi cristiani hanno il modello delle loro reciproche relazioni.
Colossesi 3,12-17: le esortazioni ai cristiani per la loro vita di comunità — accordo, pazienza, ascolto della parola di Cristo, preghiera gioiosa e riconoscente — diventano auguri e impegni per gli sposi.
1 Pietro 2,11; 3,1-9: consigli alle mogli e ai mariti perché vivano nell’amore che il Signore Gesù dona loro, con la ricerca di ciò che è essenziale, con attenzione reciproca, con amore delicato e tenero, in preghiera comune.
1 Giovanni 3,18-24: la vita cristiana è dimorare nell’amore di Dio, con fiduciosa sicurezza e con fedeltà ai suoi comandamenti: gli sposi cristiani sperimentano questa presenza rassicurante del Signore nel loro reciproco amore.
1 Giovanni 4,7-12: Dio nel suo amore per noi ha preso l’iniziativa, dandoci il suo Figlio per il perdono dei peccati; gli sposi cristiani si amano di questo amore che previene e perdona.
Apocalisse 19,1.5-9: nella liturgia del cielo — contemplata dallo scrittore di questo libro di «rivelazione» — vi è festa solenne per le nozze di Gesù, l’Agnello, con l’umanità redenta; il matrimonio dei cristiani è partecipazione gioiosa a questa festosità nuziale della salvezza.
Matteo 5,1-12: le beatitudini evangeliche — annuncio e promessa di vita nuova per i discepoli di Gesù — sono augurio e impegno per gli sposi cristiani.
Matteo 5,13-16: il matrimonio unisce pubblicamente due cristiani diventati maturi; la loro vita comune, che esalta le loro capacità di donazione, deve essere punto di riferimento per gli altri.
Matteo 7,21.24-29: una casa regge se ha fondamenta solide; una famiglia perdura se si fonda sulla pratica delle parole di Gesù.
Matteo 19,3-6: Gesù richiama il principio biblico dei «due in una sola carne» per rispondere a una domanda sul divorzio; l’indissolubilità è annuncio e dono del Signore agli sposi credenti.
Matteo 22,35-40: il comandamento che fonda l’esistenza nell’amore, verso Dio e verso il prossimo, è il legame più valido fra gli sposi.
Marco 10,6-9: il vincolo matrimoniale indissolubile corrisponde a una decisione di Io che congiunge gli sposi nell’atto delle loro nozze.
Giovanni 2,1-11: Gesù compie il primo «segno» e manifesta la sua potenza in un banchetto nuziale perché non venga meno la festa per gli sposi; ancora oggi egli aiuta gli sposi a «trasformare» la realtà quotidiana da banale in saporosa.
Giovanni 15,9-12: l’amore fra sposi cristiani partecipa dell’amore di Cristo: essi si amano come lui li ha amati; per questo essi assaporano la gioia che Gesù stesso dona.
Giovanni 15,12-16: l’amore fra gli sposi cristiani ha le caratteristiche dell’amore di Gesù: dono di sé fino a dare la vita e comunicazione amicale senza riserve.
Giovanni 17,20-26: la preghiera sacerdotale di Gesù per i suoi discepoli avvolge gli sposi cristiani nel giorno del loro matrimonio, perché sappiano essere sempre in quell’amore unificante che egli ci rivela e ci dona.
Come potete vedere, tante sono le letture, basta scegliere quelle più adatte a rappresentare la vostra storia d’amore, il vostro percorso fatto e soprattutto il messaggio che desiderate lanciare a tutti quelli che staranno ad ascoltare.
Luisa Pacella